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Il Leone

Ultimo Aggiornamento: 18/10/2008 23:27
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I leoni ( nome scientifico panthera leo ) sono tra i più imponenti felidi.

TRATTI GENERALI

In linea generale il maschio ha un peso variabile tra i 180 Kg e i 250 Kg mentre le leonesse oscillano tra i 120 Kg e i 150 Kg.
La lunghezza di un leone è compresa tra i 170 cm e i 250 cm mentre per le leonesse la lunghezza varia tra i 140 cm e i 175 cm, mentre l'altezza media del garrese per i leoni è di 120 cm e 100 cm per le leonesse. La coda ha una lunghezza compresa tra i 70 cm e i 100 cm.

Una caratteristica che è propria esclusivamente dei leoni a differenza degli altri felidi è il ciuffo alla coda che nasconde una punta ossea di 5 cm circa di cui non è nota la funzione.

LA CRINIERA

Oltre dalla stazza il dimorfismo sessuale è rappresentato dalla folta criniera di cui solo i leoni sono dotati.
La criniera dei maschi è un tratto che i leoni hanno acquisito probabilmente nelle fasi più recenti della loro evoluzione (vedi la sezione Storia), e che aveva probabilmente la funzione originaria di protezione dal freddo. In seguito, il volume della criniera divenne un fattore di selezione sessuale, cosa che contribuì a farne aumentare il volume a scapito della funzionalità: leoni con criniere particolarmente grandi, infatti, hanno talvolta problemi di termoregolazione. In ogni caso, quale sia lo scopo della criniera del leone è ancora un argomento dibattuto;secondo alcuni potrebbe avere (o avere svolto in passato) anche una funzione difensiva, a protezione della zona vulnerabile della gola.
In passato si credette che differenze nella morfologia della criniera potessero essere usate come tratto discriminante nella definizione di sottospecie del Panthera leo, come il leone berbero, il leone del Capo o il leone abissino. In seguito, venne dimostrato che il colore e le dimensioni della criniera sono influenzate da numerosi fattori ambientali, come la temperatura. In particolare, le temperature fredde di alcuni zoo europei e nordamericani contribuiscono allo sviluppo di grandi criniere.
A parità di condizioni ambientali, la morfologia della criniera è determinata da fattori genetici, dal livello di maturità sessuale e dalla produzione di testosterone. Hanno criniere di dimensioni ridotte, per esempio, i maschi castrati o quelli appartenenti a popolazioni in cui ci sono stati numerosi accoppiamenti fra consanguinei, con conseguente impoverimento genetico.

STILE DI VITA

La vita media dei leoni in natura arriva al massimo a circa 16 anni; in cattività può protrarsi per altri 10 anni circa. Tuttavia, per molte cause, pochi riescono ad arrivare a vivere così a lungo, specie i maschi senza branco.[9]

ALIMENTAZIONE

I leoni sono carnivori; il fabbisogno giornaliero di carne si aggira sui 5 kg per le femmine adulte e i 7 kg per i maschi. Si nutrono principalmente di grandi mammiferi come antilopi, zebre, facoceri, gnu e bufali, ma all'occasione non disdegnano prede di taglia più piccola come lepri e uccelli. I leoni sono comunque in grado di apprendere nuove tecniche di caccia e acquisire una preferenza non istintiva per certi tipi di prede; per esempio, i leoni della zona del fiume Savuti (Botswana) sono specializzati nella caccia ai piccoli di elefante, e quelli che vivono presso il fiume Cuando (ancora Botswana) si nutrono soprattutto di ippopotami. In genere, l'attacco a prede di specie insolite è inizialmente giustificato dalla scarsa disponibilità di cibo, ma può in seguito consolidarsi come abitudine. In alcune occasioni, comportamenti acquisiti di questo tipo hanno trasformato i leoni in cacciatori di uomini.

ATTACCHI CONTRO L'UOMO

In tempi preistorici, gli uomini furono probabilmente predati dai grandi felini, e anche dai leoni. Nel mondo moderno, gli attacchi di leoni nei confronti dell'uomo sono abbastanza rari, e in genere avvengono solo in casi particolari e da parte di leoni affamati. Sono stati tuttavia registrati alcuni casi storici di leoni che avevano sviluppato una evidente preferenza per la carne umana, per esempio il caso dei mangiatori di uomini dello Tsavo e del mangiatore di uomini di Mfuwe. Sono stati anche registrati casi di attacchi agli umani da parte di leoni in cattività.

Il leone non è innocuo per gli uomini; molto più frequenti sono, per esempio, i casi di attacchi da parte di tigri (sia in natura che in cattività).


COMPORTAMENTO SOCIALE

I leoni vivono generalmente in branchi stanziali, formati da femmine imparentate, dai loro cuccioli, e da un maschio adulto o una cosiddetta "coalizione" di maschi adulti (fino a 8-9). I maschi che raggiungono la maturità vengono scacciati dal branco, e in genere vagano alla ricerca di un altro branco in cui imporsi sconfiggendo il maschio o i maschi dominanti. Un maschio che non riesca a imporsi su un branco diventa solitamente nomade e vagabonda anche su grandi distanze, da solo o insieme ad altri maschi.
Nei branchi, vi é una ripartizione dei ruoli molto più marcata che in altre specie. Se da un lato l'attività della caccia é appannaggio quasi esclusivo delle femmine, i maschi hanno un ruolo ugualmente importante. Hanno il compito di perlustrare il territorio, difendere le prede catturate e proteggere il branco, specialmente i cuccioli. Questo li espone costantemente a scontri diretti contro altri leoni, iene, leopardi e ghepardi, facendo dei leoni maschi dei combattenti perfetti, modellati dalla selezione naturale. I giovani maschi, con la criniera relativamente corta, sono discreti cacciatori, anche se non validi quanto le leonesse, mentre i maschi adulti partecipano occasionalmente a battute di caccia se la preda è un animale particolarmente vigoroso, come un bufalo o una giraffa (che possono arrivare alle due tonnellate di peso). Malgrado il peso elevato, il Leone è un animale eccezionalmente agile: può salire sugli alberi, nuotare, lanciarsi nel vuoto, correre con grande rapidità (quando è lanciato, raggiunge i 75 km/h su terreni pianeggianti e percorre cento metri in quattro secondi) e spiccare balzi incredibili, fino a dodici metri in lunghezza e tre in altezza. I leoni sono però poco resistenti sulle lunghe distanze e per questo motivo, il branco si muove per gran parte della caccia in modo furtivo, accerchiando lentamente la preda, mentre l'attacco viene sferrato solo quando la distanza da coprire è ridotta (30 m o meno). La criniera sfavorisce il Leone maschio, rendendolo più visibile nella stagione secca. La preda viene in genere uccisa per strangolamento, con un morso al collo che non solo soffoca, ma sfonda anche la trachea dell'animale, impedendogli la fuga anche se dovesse liberarsi. I leoni possono anche soffocare "tappando" il naso delle prede col morso, o sfondare il cranio con i canini, se la preda é sufficientemente piccola, come nel caso delle zebre, proprio come fanno le tigri.

RIPRODUZIONE E SESSUALITA'

Maschio e femmina di leone africano (Panthera leo krugeri)I leoni non hanno una specifica stagione degli amori; piuttosto, le coppie hanno periodi di accoppiamento, in cui spesso le femmine si astengono dalla caccia per copulare dalle 20 alle 40 volte al giorno con i maschi della coalizione.
La gestazione dura tra i cento e i centoventi giorni e la femmina partorisce una figliata composta di 1-4 piccoli, non necessariamente tutti concepiti con lo stesso padre. Le femmine di un branco sincronizzano i loro cicli riproduttivi, in modo da cooperare nell'allevamento e nell'allattamento dei giovani, che si nutrono indiscriminatamente da qualunque femmina. I cuccioli sono svezzati dopo 6-7 mesi. In natura, a causa della feroce competizione per il cibo, l'80% dei cuccioli muore entro i due anni di vita.
Quando un nuovo maschio (o una coalizione) prende il comando di un branco scacciando il precedente padrone (o padroni), i conquistatori uccidono spesso ogni cucciolo di età inferiore ai due anni circa, poiché le femmine non tornano a essere fertili e disponibili finché hanno piccoli da curare. Qualche volta una femmina cerca di difendere i propri piccoli dal nuovo maschio dominante, in genere invano.
I leoni maschi raggiungono la maturità a circa 3 anni di età e sono in grado di prendere il comando di un altro branco a 4-5 anni. Cominciano a invecchiare (e a indebolirsi) a 8 anni circa. Pertanto, un maschio ha a disposizione un tempo relativamente breve per imporsi su un branco e crearsi una propria discendenza.
I leoni si riproducono molto facilmente anche in cattività.

COMPORTAMENTO AFFETTIVO

Come molti altri mammiferi sociali, i leoni esibiscono un ampio spettro di comportamenti che comunicano affetto. Nei branchi di leoni a riposo è comune osservare femmine che si puliscono a vicenda il manto, cuccioli che giocano fra loro o cercando di coinvolgere gli adulti, e così via. In condizioni particolari, i leoni possono stabilire legami affettivi con individui di altre specie, incluso l'uomo. Un episodio particolarmente insolito, verificatosi in Kenya nel 2005, coinvolse una leonessa che adottò alcuni piccoli di orice (una specie normalmente predata dai leoni), allevandoli e proteggendoli anche dagli attacchi dei propri simili.













21/06/2008 22:39
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Magnifico animale il leone!!!!combina alla sua forza un eleganza stupefacente!!!
22/06/2008 14:59
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Io vorrei andare in Africa e aprire una di quelle riserve per leoni feriti e cose del genere
22/06/2008 15:17
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Sarebbe magnifico, è 1 dei miei sogni.

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Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma riguardo alla prima ho ancora dei dubbi. (Albert Einstein)
22/06/2008 15:24
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Poi se riesco a farlo se vorrai venirmi a trovare sarai il benvenuto :D
22/06/2008 15:32
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Certamente ;) Ti aiuterò più che volentieri :D

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22/06/2008 15:33
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ma è bellissimo!!!lavorare in una riserva sarebbe fantastico!!!saresti a diretto contatto con gli animali!!!!:)
22/06/2008 15:41
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Si proprio per quello lo vorrei fare :D
23/06/2008 12:48
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kolui mi mette paura!!!
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ogni giorno ke passa abbiamo uno ieri in più e un domani di meno...
18/10/2008 23:27
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